L’Azienda

Perchè BU-NET ?

Un'idea nata dalla passione per il buon cibo

L’amore per il territorio, per la buona cucina, ma soprattutto la voglia di mantenere vive e diffondere quelle tradizioni che ci distinguono in tutto il mondo. Questi sono i motivi per cui, nel marzo 2020, abbiamo deciso di unire le energie e dare vita ad un progetto di e-commerce culinario innovativo; che possa portare l’eccellenza italiana, non solo sulle vostre tavole, ma ogni dove vi siano un piatto e delle posate, pronte a far risvegliare il palato di chi, come noi, desidera gustare le prelibatezze delle nostre terre.

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_0000_Mietitura a Mano

Cos'è BU-NET ?

Un progetto culinario con l'obbiettivo di preservare le tradizioni italiane

BU-NET è il primo portale del cibo online che unisce la buona cucina locale, con le storie e le emozioni che contraddistinguono ogni singolo prodotto. Con noi viaggerete attraverso le sensazioni che i nostri artigiani vivono, giorno dopo giorno, nel creare la loro eccellenza. Vogliamo, inoltre, valorizzare i piccoli produttori locali, che realizzano soltanto prodotti artigianali, genuini, unici, preparati seguendo le antiche ricette di famiglia, tramandate preziosamente di generazione in generazione.

Per saperne di più, scopri i nostri produttori.

Come funziona BU-NET ?

La freschezza prima di tutto

Il nostro obiettivo è quello di farvi provare un’emozione indimenticabile attraverso i nostri prodotti d’eccellenza, condividendo con le persone a voi care, una storia oltre che un piatto degno di nota. La nostra priorità è quella di garantire che i prodotti preservino al meglio tutte le caratteristiche organolettiche che li contraddistinguono. Per fare ciò, abbiamo voluto raggruppare gli ordini settimanalmente e spedire solo in giorni specifici, in modo da garantire consegne rapide di prodotti appena confezionati.

Per maggiori informazioni, consulta le FAQ.

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Da dove arriva il nome BU-NET ?

Una parola che racchiude tutta l'essenza dell'azienda

Nel dialetto piemontese la parola “bün” significa buono, mentre “net” si riferisce al network, al lavoro di squadra. Ma letta come unica parola, “bunèt”, assume un altro significato, diventa il nome del dolce più rappresentativo della cucina tradizionale piemontese. Non è stato facile trovare il nome che potesse rappresentare in pieno le nostre idee e speranze per il progetto, cercavamo qualcosa che unisse la tradizione locale alle caratteristiche di un negozio online. Ed è proprio partendo dalle nostre tradizioni, che abbiamo trovato il nome più adatto.

Bunèt Piemontese

Una tradizione antica

Il bunèt è uno dei più antichi dolci della tradizione dolciaria piemontese, che, grazie al suo sapore irresistibile e al mix unico di cioccolato e rum, ha saputo conquistare i cuori e i palati di tutti. L’origine del bunèt piemontese risale a un’epoca lontana, a quando il cioccolato era ancora un prodotto sconosciuto in Europa. Infatti, pare che l’antenato di questo dolce al cucchiaio, sia nato nella versione bianca tra le Langhe e il Monferrato, intorno al XIII secolo, come conclusione dei banchetti medievali più sontuosi. Successivamente, grazie all’arrivo di nuovi prodotti da oltreoceano, intorno al XVIII secolo il bunèt cambia forma, assumendo il suo tipico color cioccolato, nella versione che oggi si è persino guadagnata l’etichetta di PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale).

Il dolce con tanto "di cappello" !

Alcuni lo chiamano “bunèt”, altri ancora “bonèt”. Ma cosa significa? In molti si sono dibattuti sull’origine di questo nome così particolare e, ancora oggi, non c’è un’interpretazione certa. Secondo il vocabolario Piemontese/Italiano di Vittorio di S. Albino del 1859, il termine piemontese “bunèt” sta a indicare uno specifico tipo di cappello tondeggiante, che tra l’altro ricorda nella forma lo stampo in cui veniva cucinato il budino, il caratteristico stampo basso a tronco di cono. Ma non è l’unica interpretazione: infatti, c’è chi pensa che il richiamo del termine al cappello, derivi piuttosto al fatto che venisse servito come fine pasto. Ciò si ricollegherebbe, metaforicamente, al fatto che all’epoca il cappello fosse l’ultimo capo d’abbigliamento indossato prima di uscire di casa o da un locale. Così il nostro “bunèt” sarebbe la degna conclusione di un intero banchetto, con tanto di “cappello”.