Il Cuvée des Paladins prende il nome dai 12 fedelissimi cavalieri del grande Re dei Franchi e successivamente primo Imperatore dei Romani: Carlo Magno. Verso la fine del 700, con la riforma agraria, egli promosse un rapido rinnovamento della viticoltura decaduta con la crisi dell’impero romano. Questo grande processo innovatore potrebbe aver fatto giungere l’Erbaluce dalla Valle del Rodano o viceversa averla fatta migrare dal Canavese fin là al seguito delle truppe longobarde. Una leggenda affascinante che meritava essere ricordata con questa Cuvée des Paladins.
La storia locale canavesana testimonia invece che la produzione di spumante fosse fin dai tempi antichi una tradizionale pratica locale per produrre piccole quantità di spumante da impiegare per celebrare i momenti di festa delle famiglie. Al vino aggiungevano dello zucchero o molto più frequentemente mosto della vendemmia o del passito e ciò era sufficiente per avviare la rifermentazione in bottiglia di uno spumante ancestrale. A volte questo “vino mosso” era anche aromatizzato con qualche foglia di pesco.
Il Cuvée des Paladins è particolarmente versatile e si abbina bene sia con antipasti elaborati, con salumi e formaggi, risotti alle verdure, primi di mare, zuppe e in modo particolare coi fritti di mare e di terra, verdure ed erbe in tempura e a piatti di pesce particolarmente gustosi, quali le zuppe di mare, i caciucchi, pesce al forno e in padella. Un vino a tutto pasto in grado di accompagnare le ricette delle cucine più elaborate sia innovative che della tradizione.
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